Il ricongiungimento dell’usufrutto e della nuda proprietà è un procedimento volto a comunicare all’Agenzia delle Entrate la cancellazione e/o la decadenza del diritto di usufrutto su un determinato bene. Questo processo, noto anche come voltura catastale per riunione di usufrutto, è richiesto quando si verificano eventi che pongono fine al vincolo dell’usufrutto. Tale procedura deve essere eseguita entro 30 giorni dal verificarsi della causa di decadenza del diritto di usufrutto.
Prima di approfondire quando è necessario effettuare questa operazione e come farla correttamente, è importante chiarire il concetto di usufrutto.
L’usufrutto rappresenta il diritto di godimento dei beni di un’altra persona, detto usufruttuario, senza però diventarne il proprietario effettivo. Questo diritto può essere esercitato in base a un contratto di usufrutto stipulato tra il proprietario (nudo proprietario) e l’usufruttuario, che stabilisce la durata del beneficio. Tale diritto si estingue alla scadenza del contratto o con la morte dell’usufruttuario.
La riunione di usufrutto diventa necessaria quando si verificano eventi capaci di modificare o estinguere il diritto di usufrutto. Tra i motivi più comuni che portano alla riunione di usufrutto vi sono il decesso dell’usufruttuario e la scadenza dei termini di usufrutto previsti dal contratto. Nel caso della morte dell’usufruttuario, è richiesta la presentazione della successione per procedere con la voltura, mentre nel caso di scadenza dei termini di usufrutto, è possibile effettuare la riunione senza necessità di successione.
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